Fonte: NT+IlSole24Ore 6/5/2022
La risposta richiama le precedenti posizioni, da ultima quelle contenute nella consulenza giuridica 3/2022, e ricorda invece la sanzionabilità, in misura fissa di 100 euro per ciascuna trasmissione omessa, incompleta o errata, se il server RT non risulti posto in stato di «fuori servizio», pur a fronte della corretta liquidazione dell’imposta e dell’utilizzo del registro di emergenza.
Per le violazioni sinora commesse gli Uffici potranno comunque, esaminando il caso concreto, valutare la presenza di una causa di non punibilità e non irrogare neppure le sanzioni in misura fissa verificata la corretta liquidazione dell’imposta dovuta. Le risposte assumono una rilevanza fondamentale per gli operatori della grande distribuzione organizzato (Gdo) e per tutti gli esercenti che, in presenza di almeno tre punti-cassa per punto-vendita, hanno optato per l’utilizzo di un server RT in luogo di singoli registratori telematici.
L’aspetto tecnologico che caratterizza la memorizzazione e l’invio dei corrispettivi telematici, per quanto essenziale, sembra quindi passare in secondo piano ai fini della sanzionabilità o meno delle violazioni.
Assolutamente determinante in questo senso è l’avere certificato e memorizzato con l’emissione del documento commerciale le operazioni in quanto, in mancanza, troverà sempre e comunque applicazione la sanzione in misura proporzionale pari al 90 per cento dell’imposta non documentata.
Tuttavia, se a fronte della corretta certificazione, il dato non è stato trasmesso alle Entrate per un malfunzionamento, che può riguardare il registratore telematico ovvero il server RT, e cioè l’intero apparato o la singola cassa collegata, fondamentale è l’avere correttamente memorizzato la vendita creando un registro di emergenza oppure utilizzando la memoria della cassa stessa senza dovere obbligatoriamente inviare il dato al fisco.
A fronte della corretta liquidazione dell’imposta e dell’utilizzo del registro di emergenza, ciò che conta è l’avere o meno comunicato lo stato di «fuori servizio» del server RT: la sanzione in misura fissa sarà applicabile, infatti, per ogni trasmissione con dati incompleti o non veritieri quando questa comunicazione non sia stata inviata al fisco a meno che la trasmissione non avvenga entro i dodici giorni.