Sono sempre di più gli imprenditori ed i professionisti che cercano soluzioni più o meno “conosciute” per risparmiare sulle imposte oppure per evitare di pagare spropositate cifre rispetto ai fatturati.
Questo atteggiamento è giusto, perché consente di avere un maggior controllo sulla propria attività e di prendere decisioni che direzionino in modo adeguato l’attività. Bisogna però, fare attenzione alle soluzioni “Low Cost” poiché potrebbero generare un risparmio iniziale ma anche far cadere in pesanti sanzioni nel lungo periodo.
L’applicazione di alcune soluzioni può risultare fattibile in determinato caso ma risultare assolutamente inadatta in altri casi.
Ad esempio, qualche anno fa era di moda la polizza “key man” che qualche fantasioso broker assicurativo vendeva spacciandola per deducibile. Ebbene i premi per polizze vita (key-man), sottoscritte per l’evento morte dell’uomo chiave della società, non sono deducibili perché non sono inerenti all’attività d’impresa in quanto non vi è alcun rapporto diretto tra l’evento morte dell’amministratore e l’attività d’impresa.
Tali costi possono essere tutt’al più imputati nelle immobilizzazioni finanziarie.
Così afferma la sentenza della Ctr Lombardia 615/01/2018: deducibili sono i premi per polizze infortuni e rimborso spese mediche, previo assoggettamento a tassazione quali fringe benefits oppure i premi per polizze di responsabilità civile stipulate a favore di amministratori, sindaci e dirigenti in quanto coprono il rischio di perdite patrimoniali della società causate da richieste di risarcimento avanzate da terzi per comportamenti loro imputabili.
Il consiglio migliore per risparmiare sulle tasse è rivolgersi ad un Commercialista competente ed aggiornato sulle agevolazioni e sui nuovi regimi fiscali.
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