La Procura di Milano, insieme ad un pool di magistrati del Dipartimento Crisi d’Impresa e di professionisti del settore fallimentare, ha predisposto delle linee guida che permetteranno di individuare esattamente gli aspetti da evidenziare nelle relazioni, di cui all’art. 33 L. Fall. , redatte dai curatori fallimentari.
Queste linee guida, oltre che mettere in evidenza cause e circostanze del default aziendale, avranno come obiettivo quello di agevolare le indagini penali da Parte della Procura della Repubblica e di riconoscere le pretese risarcitorie dei creditori.
Le linee guida dovranno mettere in evidenza con precisione l’esatto periodo in cui l’azienda ha iniziato a manifestare le prime difficoltà finanziarie. L’individuazione di questo periodo è fondamentale poiché, proprio a partire da questo momento, divengono rilevanti due aspetti:
1. l’esigenza di attuare operazioni con lo scopo di migliorare i dati di bilancio (coprire perdite oppure evitare che il patrimonio netto si azzeri)
2. l’esigenza di sottrarre gli asset aziendali dall’attivo fallimentare dal momento in cui la crisi diviene irreversibile.
Riguardo all’aspetto contabile, le linee guida parlano chiaro e cioè sottolineano l’importanza di focalizzarsi sulla presenza di “anomalie” quali: l’eccessiva consistenza e movimentazioni inverosimili della cassa, l’utilizzo della cassa come contropartita per l’incasso di crediti, la vendita di cespiti, i prelievi dal c/c o tramite assegni o bonifici, , l’omessa svalutazione di crediti non più incassabili, l’omessa contabilizzazione di crediti incassati, l’immotivata svalutazione di crediti, specie quando le controparti se ne avvantaggiano oppure sono clienti “amici” .
Quindi, il curatore ha l’onere di fornire elementi concreti per valutare l’esistenza o meno di indizi di bancarotta documentale, fraudolenta o colposa.
Dal punto di vista tributario è ben chiarito che l’Iva è denaro di proprietà dello Stato e non dell’imprenditore e queste somme non devono essere annotate sullo stesso conto contabile del prezzo incassato dal cliente.
Nello schema di relazione, a cura dei curatori fallimentari, dovrà esserci una particolare attenzione alle operazioni che presentano segnali sospetti, operazioni straordinarie con parti correlate, spese anomale, esecuzione di pagamenti preferenziali, oppure se si è intenzionalmente preordinato il dissesto. Tutte queste operazioni sospette dovranno essere segnalate al pubblico ministero.
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