Fonte: Memento rasegna stampa – Italia Oggi – Lavoro e Previdenza, Daniele Cirioli, pag. 39.
L’INPS «uguaglia» unione civile e matrimonio. Nonostante il silenzio della legge Cirinnà, infatti, ritiene che anche nell’unione civile si costituisca il rapporto di affinità tra una parte e i parenti dell’altra parte; allo stesso modo di come avviene nel matrimonio, ex art. 78 c.c., tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge. Lo spiega nella Circ. INPS 7 marzo 2022 n. 36 con il placet del Ministero del Lavoro, al fine di prevenire «una discriminazione per orientamento sessuale». Di conseguenza, estende il riconoscimento dei permessi di tre giorni mensili per l’assistenza ai familiari disabili (L. 104/1992) e del congedo straordinario (D.Lgs. 151/2001).